Cannabis Maschio Vs. Cannabis Femmina: Come Identificare il Sesso della Pianta
- Piante di cannabis femmina
- Come identificare le piante femmina
- Anatomia della pianta di cannabis femmina
- Piante di cannabis maschio
- Cosa sono le sacche polliniche?
- Identificazione del sesso delle piante di marijuana
- In che modo le piante rivelano il loro sesso?
- Una pianta femmina può diventare maschio?
- Cosa sono le piante di cannabis ermafrodite?
Pur amando la cannabis in tutte le sue forme, la maggior parte di noi preferirebbe avere solo piante femmine nel proprio giardino. Infatti la cannabis femmina presenta alcuni grandi vantaggi sia per i coltivatori che per i fumatori (senza per questo voler sminuire il valore delle piante maschio che sono essenziali per la riproduzione). Nei semi di cannabis regolari, il rapporto tra i due sessi si avvicina al 1:1. Quindi, se si vogliono coltivare solo piante femmina o anche entrambi i generi contemporaneamente, è essenziale conoscere le differenze tra piante di cannabis maschio e femmina e sapere come sessarle per tempo. Leggendo questo articolo imparerai a sessare le piante di cannabis in modo da non affidare il successo della tua coltivazione alla sorte.
Piante di Cannabis Femmina
Se ti stai chiedendo cosa rende le piante femmina tanto più preferibili rispetto alle loro controparti maschili, la risposta è piuttosto semplice: le cime potenti e resinose che amiamo tanto fumare sono il prodotto delle sole piante di cannabis femmina. Queste producono grandi fiori non impollinati che secernono resina e che una volta tagliati ed essicati si trasformano in bellissime cime arrotondate, pronte per essere fumate.
Pertanto, tutti i consumatori-coltivatori desiderano piante femmina. In passato, i coltivatori di marijuana piantavano semplicemente il doppio dei semi, sperando che metà del raccolto fosse femmina, ma questa pratica era molto costosa nelle grandi coltivazioni. Al giorno d'oggi, la maggior parte dei coltivatori usa semi femminizzati che presentano solo genetica femminile e producono tutte piante femmina. I produttori moderni hanno perfezionato questa tecnica negli anni e hanno raggiunto un tasso di successo che si avvicina al 100%, riducendo così lo spazio di coltivazione necessario, il tempo e i costi.
Semi di cannabis femminizzati
Che Aspetto ha una Pianta di Cannabis Femmina?
Anche dal punto di vista estetico, le piante di cannabis femmina differiscono dalle loro controparti maschili. Oltre alla struttura più cespugliosa, le differenze si notano anche nelle foglie. Quante foglie ha una pianta femmina? In generale, le piante femmina hanno molte più foglie rispetto ai maschi. Possono anche avere fino a 13 punte per foglia quando sono completamente mature, a seconda delle condizioni di coltivazione e della varietà di cannabis specifica. Nella parte superiore della pianta femmina, le foglie si riducono man mano che si sviluppano le cime e i fiori.
Nel prossimo paragrafo, vedremo le parti più importanti del sistema riproduttivo di una pianta di cannabis femmina, le loro funzioni e il loro aspetto.
Parti di una pianta di cannabis femmina - Cosa vuol dire sinsemilla? Cosa sono i pistilli e i calici?
La sinsemilla (letteralmente “senza semi”), grande e resinosa infiorescenza senza semi, è il termine che viene usato per definire le cime che le piante femmine sviluppano se non vengono impollinate dai maschi. La sinsemilla è esattamente quello che si vuole raccogliere per fumare e produrre vari prodotti a base di cannabis. Infatti, se le piante femmine vengono impollinate, impiegano le loro energie per sviluppare i semi invece della resina ricca di cannabinoidi. In realtà, anche le cime con semi possono essere fumate, ma hanno un sapore molto meno gradevole e sono di qualità inferiore.
La brattea è quella parte della pianta femmina che ospita gli organi riproduttivi. Nelle prime fasi di formazione, la brattea si riconosce per la comparsa di piccole foglioline. Le brattee presentano una forma a goccia e contengono numerose ghiandole resinifere.
Il pistillo ospita le parti riproduttive del fiore, tra cui i caratteristici filamenti simili a peli della pianta femmina, chiamati stigmi (o stimmi), che raccolgono il polline rilasciato dalle piante maschili. Gli stigmi quando si formano appaiono come strutture bianche e filiformi, per poi diventare rossi o marroni con la maturazione della pianta. Sebbene gli stigmi siano fondamentali per la riproduzione, non aggiungono alcun valore al gusto o alla potenza dell'infiorescenza di cannabis.
Il calice è la parte del fiore che si forma per prima e che alla fine diventa la base che supporta il pistillo e gli stigmi. Le ghiandole, chiamate tricomi, risiedono nel calice, nelle foglie e negli steli e secernono la resina che si trova sulle cime di cannabis. Questa resina, che protegge le piante dalle intemperie e dai predatori, si trova soprattutto nel calice. Essa stessa contiene oli aromatici, chiamati terpeni, che conferiscono alla cannabis il suo odore caratteristico. Inoltre, contiene i cannabinoidi propri della pianta, come il CBD o il THC.
Che Cos'è Il THC?
Ora che conosci le parti principali di una pianta di cannabis femmina, come puoi capire se una pianta femmina è stata impollinata? In questo caso, le brattee saranno più grandi. Gli stigmi bianchi diventeranno rossi o marroni dopo l'impollinazione della pianta, quindi anche il loro colore è un indicatore. Se si apre una brattea con una pinzetta, si può guardare all'interno. Se contiene un seme, la pianta è stata impollinata.
Piante di Cannabis Maschio
Le piante di cannabis maschio normalmente sono più grosse e robuste. Inoltre, hanno un minor numero di foglie e un gambo molto più spesso, necessario per sostenere il peso quando raggiungono la massima altezza, poiché le piante maschio, rispetto a quelle femmina, crescono di più.
Poiché le piante maschio occupano molto spazio e utilizzano risorse preziose per la coltivazione, devono essere prontamente identificate e rimosse prima che abbiano la possibilità di impollinare le piante femmina. Una singola pianta maschio può impollinare un'intera piantagione di piante femmina e rovinare il tanto atteso raccolto. Al giorno d'oggi, le piante maschio vengono introdotte solo per impollinare le piante femmina con l'obiettivo di raccogliere semi o creare nuove varietà.
Le Sacche Polliniche: Che Aspetto Hanno?
Le sacche polliniche sono il principale organo riproduttivo maschile delle piante di cannabis. Che aspetto hanno? Queste piccole palline che si formano nelle articolazioni dei rami possono essere difficili da individuare nelle piantine maschio. Quando le sacche maturano, si aprono per liberare il polline. In genere, le piante maschio rilasciano il polline durante le prime 3 settimane della fase di fioritura. Le piante maschio devono quindi essere monitorate attentamente dopo la formazione delle sacche polliniche, in modo che possano essere rimosse prima che riescano a impollinare le femmine, se ciò è indesiderato.
Identificazione del Sesso della Pianta
Quando si coltiva la cannabis partendo da semi regolari, è probabile che nella piantagione siano presenti entrambi i sessi della pianta. Fino al momento in cui le piante riveleranno il loro sesso, i coltivatori dovranno coltivarle tutte. Ora ti spieghiamo quando e come la cannabis rivela il suo sesso e quali sono i segnali da tenere d'occhio per individuare ed eliminare tempestivamente le piante maschio.
In Che Modo le Piante di Cannabis Rivelano il Loro Sesso?
Alcune varietà mostrano dei segni prima di altre, ma la maggior parte delle piante non rivela il proprio sesso fino a quando non è già ben avanzata nel ciclo di crescita. Ad ogni modo, generalmente i maschi manifestano il loro sesso prima delle piante femmine. Per le piante di marijuana coltivate all'aperto, i maschi possono mostrare il loro sesso 3 settimane prima delle piante femmina, mentre per la cannabis coltivata indoor, generalmente le piante maschio rivelano il loro sesso da 7 a 10 giorni prima della pianta femmina.
Con l'esperienza, i coltivatori possono imparare a identificare precocemente le piante maschio e femmina per garantire un raccolto di successo. Dopo circa 4 settimane di crescita, compaiono i prefiori. Entrambi i generi formano questi primi piccoli bulbi nei nodi, dove le foglie e i rami si diramano dal fusto principale della pianta. Dopo 6 settimane, i prefiori sono ben formati e più facili da individuare per determinare il sesso della pianta. I fiori sono ancora piuttosto piccoli e molti coltivatori usano una piccola lente d'ingrandimento o lente da gioielliere, per osservarli meglio.
Nelle fasi iniziali, entrambi i tipi di prefiori hanno un aspetto molto simile, il che rende l'identificazione piuttosto difficile. I coltivatori esaminano i nodi della pianta cercando di identificare le sacche polliniche o le brattee. La formazione di piccole sacche nel nodo indica una pianta maschio. Queste sacche quando maturano si aprono e spargono il polline. Le femmine invece, svilupperanno peletti lunghi e radi che le piante maschio non hanno. Alla fine, una pianta femmina avrà due brattee e lunghi filamenti che maturando producono stigmi pelosi per catturare il polline.
Una Pianta Femmina Può Diventare Maschio?
Anche se non c'è modo di sapere se un seme di cannabis è maschio o femmina, il sesso della pianta di cannabis viene deciso ancora prima della germinazione, e le femmine non possono quindi trasformarsi in maschi e viceversa (anche se i ricercatori stanno esaminando questa possibilità).
Se il polline di una pianta maschio si deposita sul fiore (cima) di una femmina, quest'ultima produrrà semi. Tuttavia, si tratta sempre di una pianta femmina. Se invece non ci sono piante di cannabis maschio per impollinare le piante femmina, è possibile che le piante di cannabis femmina si trasformino in ermafroditi. Che cos'è questo fenomeno? Continua a leggere e lo scoprirai.
Piante di Cannabis Ermafrodite - Cosa Sono?
A volte, a causa dello stress o della genetica, le piante di cannabis femmina possono sviluppare sia gli organi sessuali maschili che quelli femminili, il che significa che cresceranno sia fiori che sacche polliniche e la pianta sarà dunque ermafrodita. Queste piante producono polline e possono impollinare se stesse e le altre piante di cannabis vicine. L'autoimpollinazione è un'impollinazione a tutti gli effetti e significa che non si formerà la sinsemilla che amiamo tanto fumare.
La genetica svolge un ruolo importante in questo fenomeno. I geni possono determinare se si formerà una pianta ermafrodita e questi vengono spesso trasmessi alle generazioni future. Molti coltivatori chiamano questo fenomeno "herming" (ermafroditismo) e spesso inizia quando la pianta è stressata a causa di traumi o malattie, carenze nutrizionali o anche semplicemente dal maltempo. Ad esempio, una pianta con il gambo o un ramo spezzato spesso si trasforma in una pianta ermafrodita come sistema di autodifesa/sopravvivenza.
Nel caso delle coltivazioni indoor, lo stress può verificarsi quando le temperature diventano troppo elevate o quando la luce arriva nel momento sbagliato, scombinando il programma di illuminazione. Nel caso la tua pianta subisse un forte stress, ti consigliamo di osservare attentamente i nodi. Se vedi che le tue piante femmine hanno iniziato a formare non solo le brattee, ma anche le sacche polliniche o le antere, devi rimuovere con cura tutti gli organi maschili e continuare a farlo ogni paio di giorni durante la fioritura, fino a quando non sarai sicuro di averli rimossi tutti.
Come Posso femminilizzare i Miei Semi di Cannabis?
Conclusioni
Alla fine ciò che conta è raccogliere molte cime grandi, buone e resinose. A tal fine, è necessario avere almeno una pianta di cannabis femmina che sia protetta dal polline maschile. Speriamo che questo articolo ti aiuti a capire le differenze tra piante di cannabis maschio e femmina. Usa queste conoscenze per sessare le tue piante in tempo ed ottenere un abbondante raccolto di cime deliziose. Buona coltivazione!
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